
- Datazione bene: 1914
- Categoria progetto: Catalogazione, Ricognizione, Valorizzazione
- TAG progetto: cimeli, conservazione, reperti, Uniformi
- Luogo: Museo Storico Italiano della Guerra, Rovereto
Uniformi Italiane del Museo Storico Italiano della guerra
Il Museo Storico Italiano della Guerra Onlus di Rovereto, in partnership con altri musei, è intervenuto su 240 cimeli, nello specifico 85 copricapi, 62 elmetti e 93 uniformi complete. Un lavoro non solo di ricognizione ma anche di digitalizzazione tramite la creazione di un archivio fotografico. I cimeli sono quindi stati inseriti all’interno di sale dedicate della struttura museale, per darne il giusto risalto e valore. Si tratta di un intervento di grande importanza, dato il ruolo e il riconoscimento che il Museo Storico riveste anche a livello internazionale.
Museo Storico Italiano della Guerra Onlus di Rovereto
Partner culturale:
- Museo della Fanteria e dei Granatieri
- Museo Storico dei Bersaglieri
- Museo del Vittoriale degli italiani
- Museo Nazionale Storico delle Truppe Alpine
Il progetto prevedeva le operazioni di ricognizione, catalogazione su base ICCD, campagna fotografica professionale, upload su SigecWeb e software informatico interno – sul portale https://archivimuseodellaguerra.archiui.com – delle schede catalografiche realizzate in sede di progetto.
Nel complesso, il progetto di ricognizione, catalogazione, realizzazione di campagna fotografica professionale riguardava 85 Copricapi, 62 Elmetti e 93 Uniformi, per un totale di 240 pezzi. Tra questi si segnalavano l’uniforme d’ordinanza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. Cadorna, le uniformi dei tre irredentisti trentini Battisti, Chiesa e Filzi, a cui si sommano altri elementi di assoluto rilievo, come il copricapo del gen. Pecori Giraldi, l’elmetto Adrian esumato a Passo Buole assieme alla salma di uno degli 11 soldati trasportati ad Aquileia per la selezione del Milite Ignoto, i cimeli di alcuni protagonisti del “Volo su Vienna”.
L’intera serie uniformologica in dotazione al Regio esercito durante il primo conflitto mondiale è conservata al Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, inaugurato dal Re Vittorio Emanuele III nel 1921. Il progetto fu largamente appoggiato dal Regio Esercito e i vertici rimasero militari per lungo tempo. Tutte le armi e le specialità del R.E.I. contribuirono ad arricchire le varie sale a loro dedicate, il che spinse molti reduci e famiglie dei caduti ad identificare il Museo come sede per custodire i propri cimeli. Dai primi anni di attività il Museo si pose come interlocutore principale degli altri musei europei ricevendo donazioni significative dalla gran parte delle nazioni Alleate.
Si è provveduto nel settembre 2020 ad effettuare la ricognizione del posseduto nei depositi mediante personale strutturato interno e l’attivazione di un contratto a chiamata. Questa fase di ricognizione ha permesso di identificare con precisione le uniformi, copricapi ed elmetti che sono stati oggetto di schedatura, campagna fotografica e catalogazione, individuando 223 pezzi complessivi, suddivisi in 75 copricapi, 92 giubbe e uniformi, 56 elmetti. Nel caso delle uniformi si è optato per la catalogazione del pezzo per intero, senza “spezzare” il capo nei sottocapi (gilet; pantalone; giubba; copricapo; mantella, calzature). Nello stesso lasso di tempo il Museo storico italiano della guerra ha provveduto ad accreditarsi come ente schedatore presso l’ICCD.
A partire da ottobre 2020 è stata impostata una prima campagna fotografica a tappeto su tutto il materiale oggetto del progetto, individuando un professionista esterno, che ha posizionato il set in Museo (per il materiale conservato in vetrina ed esposto) e nei depositi. La prima sessione della campagna fotografica è terminata in data 23 ottobre 2020, seguita da post-produzione delle immagini. Ogni pezzo è stato ripreso da più angolature, dettagli compresi, producendo dalle 4 alle 9 foto per pezzo, in HD. Le immagini sono poi state accoppiate alle schede catalografiche. Particolare cura è stata posta nel fotografare dettagli e particolari sartoriali/costruttivi. Una seconda campagna fotografica è stata programmata ed effettuata nei giorni 15-18 maggio 2021, finalizzata a fotografare cimeli oggetto del progetto di catalogazione di proprietà del Museo che erano in deposito presso terzi e particolari rimasti esclusi dalla prima sessione fotografica, ma rilevanti ai fini catalografico-descrittivi.
A decorrere dal 1 ottobre 2020 è stato assegnato l’incarico di schedare e catalogare le uniformi e i complementi di uniforme previsti da progetto in SigecWeb, In accordo con ICCD è stata valutata come coerente l’utilizzo a tal scopo la scheda catalografica VeAC 3.01 (prevista per le “Vestimenta”, che presenta tuttavia rigidità importanti, quali l’assenza dei campi per gli elmetti). La scheda in questione è stata implementata da ICCD.
Le 223 schede catalografiche realizzate sono state caricate su SigecWeb, a seguito dell’iscrizione del Museo Storico Italiano della Guerra tra gli Enti catalogatori certificati, e risultano consultabili per il personale ICCD. La validazione scientifica delle schede, è stata il presupposto per l’upload delle stesse sul nuovo portale di consultazione catalografica dell’ICCD (https://catalogo.beniculturali.it/).