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Monumento ai caduti di P.E Astorri in Fontanellato
Anno/i del bando: 2018

Monumento ai caduti di P.E Astorri in Fontanellato

L’intervento di restauro conservativo e manutentivo ha previsto principalmente la pulitura e la protezione dei manufatti, con due diverse metodologie in base alla natura degli stessi. Il gruppo scultoreo, già rielaborazione di un monumento funebre, è infatti composto da delle parti in bronzo ed altre in marmo e granito. A completamento del lavoro è stata anche apposta una protezione del monumento, con lo scopo di allontanare i volatili e proteggere l’intero gruppo scultoreo.

Proponente/Stazione appaltante: Comune di Fontanellato

Ditta esecutrice dei lavori/appaltatore: Leonardo SRL, Via Della Bastia n°13, 40033 Casalecchio di Reno (BO)

Il gruppo scultoreo è caratterizzato da un alto basamento a forma di parallelepipedo, rivestito in lastre di granito, sul quale si eleva il gruppo scultoreo bronzeo raffigurante la Vittoria, alata e trionfante, ed un soldato accasciato, morente, sul modello della Pietà. Sul basamento, inoltre, poggia un dado dello stesso granito della parte sottostante, sul quale è affissa una lapide in marmo che riporta i nomi dei Caduti. 

Il tipo di intervento di restauro ha previsto principalmente la pulitura e la protezione dei manufatti, con due diverse metodologie in base alla natura degli stessi. 

Manufatti in bronzo 

La finalità è stata quella della rimozione dei prodotti di corrosione, mantenendo intatta la patina originale, e protezione delle superfici.

Ciò è avvenuto mediante: 

  • rimozione meccanica dei depositi incoerenti e del guano, effettuata con un primo lavaggio neutro utilizzando spazzole con setole non abrasive ed eventualmente bisturi e micromotori in corrispondenza di depositi localizzati più coerenti o di natura gessosa e carbonatica; 
  • pulitura più profonda, volta alla rimozione dei cloruri, eseguita attraverso una serie di lavaggi con acqua deionizzata e saponi non ionici, con l’ausilio di spazzole morbide per eliminare depositi polverosi ed incoerenti. Nei casi specifici di focolai di corrosione attiva si è proceduto con l’utilizzo di microsfere in vetro; 
  • in corrispondenza dei protettivi incongrui o non più funzionali, pulitura con solventi neutri e batuffoli di cotone; 
  • rimozione delle patine di alterazione e dei depositi più aderenti mediante pulitura superficiale “pinning vegetali” (sabbiature dolci e altre tipologie di sabbie quali tutolo di mais o guscio di noce); 
  • trattamento dei prodotti di corrosione restanti utilizzando miscele di acido pirogallico, acido tannico, fenolo, alcool etilico e acqua deionizzata; 
  • protezione finale attraverso l’applicazione di apposita vernicetta (tipo INCRALAC) contenente inibitori della corrosione, e successiva apposizione di cere microcristalline ad alta temperatura di fusione (tipo R21).

Manufatti lapidei 

Tale sezione del gruppo scultoreo è stata interessata da un leggero lavaggio per la rimozione dei sedimenti superficiali di sporco tramite getti a bassa pressione di acqua vaporizzata.  

Successivamente si è proceduto in corrispondenza delle patine biologiche utilizzando acqua, spugne e spazzole morbide, applicando laddove necessario soluzioni biocida e tensioattivi a bassa concentrazione.  

L’intera superficie lapidea è stata pulita con getti di acqua vaporizzata a bassa pressione per rimuovere i resti di sporco e neutralizzare gli agenti chimici che permangono in sospensione.  

Le fessure, lesioni o soluzioni di continuità sono state sigillate mediante stuccatura con malta di calce idraulica ed inerti adeguati per granulometria e colorazione.  

Il consolidamento della superficie lapidea è stato eseguito con microemulsioni acquose a base di nanosilici e infine si è proceduto all’applicazione di prodotto idrorepellente silossanico come protettivo finale.  

Operazioni propedeutiche alla conservazione del monumento

È stato messo in opera un sistema di allontanamento volatili necessario alla conservazione delle superfici post intervento, consistente in un impianto elettrostatico a basso voltaggio che consentirà di evitare lo stazionamento dei volatili in corrispondenza delle parti in aggetto e sottosquadro che possono creare un ambiente confortevole alla nidazione dei volatili. 

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